Miele, QUALCOSA DI SPECIALE
I MIELI
Sono molte le tipologie di miele prodotte dall'Apicoltura Ca dul Pin, ma con il comun denominatore di essere sempre espressione del territorio del Verbano Cusio Ossola.
Le tipologie
Sono molte le tipologie di miele prodotte dall'Apicoltura Ca dul Pin, ma con il comun denominatore di essere sempre espressione del territorio del Verbano Cusio Ossola.
MILLEFIORI: miele impossibile da descrivere perché sempre diverso, potendo variare anche se prodotto a pochi chilometri di distanza oppure, se dello stesso luogo, a causa del periodo di raccolta. È spesso sottovalutato perché erroneamente associato ai mieli commerciali quando rappresenta, invece, l'autentica impronta botanica e floreale di un territorio. Il VCO, potendo contare su una moltitudine di ambienti che vanno dal lago al clima pedemontano fino alle vette alpine, offre una incredibile varietà di millefiori, tutti da scoprire, in particolare quello pregiatissimo da flora alpina.
MILLEFIORI ALTA MONTAGNA, presidio SLOW FOOD: Raccolto alle pendici del Monte Rosa in Valle Anzasca e presso l'Alpe Cheggio in Valle Antrona si tratta di un millefiori di alta montagna raccolto tra il piano sub-alpino e quello alpino, fortemente caratterizzato dalla presenza del Rododendro. Viene raccolto nelle stesse postazioni dedicate alla produzione del miele di Rododendro circa tre settimane prima della fioritura di quest'ultimo. Ottima alternativa alle confetture grazie al suo aroma fruttato e alla sua dolcezza e delicatezza. Per via delle sue proprietà è un ottimo alleato per combattere tosse, problemi respiratori e stati influenzali. Solitamente più o meno chiaro a seconda del contenuto di rododendro, cristallizza spontaneamente e in tempi piuttosto brevi a causa del naturale contenuto di glucosio. Questo miele da noi prodotto è diventato presidio Slow Food.
ACACIA: insieme al rododendro rappresenta la principale tipologia di miele debole, così definito dagli esperti di analisi sensoriale per la sua estrema dolcezza e delicatezza che, quando puro, ricordano il confetto e la vaniglia. Indicato per dolcificare le bevande o per condire macedonie di frutta, se aggiunto alla passata di pomodoro è in grado di regolarne l'acidità ed esaltarne il sapore. Sempre liquido grazie all'abbondante presenza di fruttosio, si presenta con un delicato aspetto paglierino che ricorda gli splendidi fiori bianchi della pianta da cui proviene il nettare: la robinia.
RODODENDRO, presidio SLOW FOOD: altro miele debole, al naso è etereo ed evanescente, mentre al palato si presenta con una notevole dolcezza che può ricordare le gelatine di frutta. Si produce solo ad alte quote e non tutti gli anni, a causa della mutevolezza delle condizioni climatiche e meteorologiche, caratteristica dell'habitat di questa pianta. Per tutti questi motivi si tratta di un miele raro e particolarmente pregiato. A partire da settembre 2022 questo miele da noi prodotto è diventato presidio Slow Food.
AILANTO: lo potremmo definire un miele "nuovo", perché prodotto a partire da una pianta – l'ailanto, anche chiamato albero del paradiso – che si sta diffondendo, anno dopo anno, nelle zone più temperate e pianeggianti dell'Italia. L'aroma ricorda l'uva moscata, ma la sua caratteristica principale che lo rende pregevole è il retrogusto di té alla pesca che lascia in bocca dopo il suo consumo.
CASTAGNO: miele amaro, negli ultimi anni si sono riscontrati notevoli problemi nella sua produzione a causa della riduzione dei boschi di castagno, messi in crisi dalla diffusione del cinipide del castagno, un insetto parassita che ha devastato la popolazione europea di questa pianta. Di colore molto scuro, liquido per moltissimo tempo, al naso presenta aromi tannici e animali, mentre al palato la nota amara è decisa e acocmpagnata da sentori di tabacco bagnato, legno, carruba e fava di cacao. Grazie a queste sue caratteristiche organolettiche è ottimo se accostato a una formaggio ossolano d'alpeggio ben stagionato.
TIGLIO: appartenente ai mieli balsamici, il miele di tiglio si presenta di colore molto chiaro quando liquido, bianco-latte quando cristallizzato, processo che avviene piuttosto rapidamente. Il suo incredibile profumo, che ricorda molto il fiore, è dovuto a ben cento sostanze aromatiche diverse che lo rendono unico quando usato come dolcificante per tisane, oppure in abbinamento al cioccolato extrafondente grazie ai toni di mentolo, lime e salvia percepibili in bocca.
MELATA: può essere di due tipi: d'abete o di metcalfa. La melata si differenzia dai mieli a causa della sua origine: se i primi sono prodotti dalla bottinatura del nettare prodotto dalle piante tramite i fiori, le seconde provendono dalla raccolta di sostanze zuccherine prodotte da determinati afidi. Di colore molto scuro e con una maggiore viscosità, al naso possono ricordare la resina d'abete, il caramello, la composta di albicocca o, comunque, la frutta matura e lavorata. Anche al palato il sentore di caramello è importante e persistente. Grazie al loro indice glicemico inferiore rispetto a quello dei mieli da nettare sono indicati per tutti, in particolare bambini, anziani e sportivi grazie al loro contenuto decisamente importante di sali minerali.